domenica 15 agosto 2010

Verso Oriente

Dopo aver rivisto la meravigliosa San Salvatore in Chora (...e pensare che non me la ricordavo quasi piu'), ierı mattina siamo partiti da İstanbul, con quel po' dı nostalgia che sempre ti prende quando lasci un posto cosi' carico di significati e con la giusta ansia per il viaggio che ci attende. E cosi', dopo quasi venti ore di bus (prenotato via internet dall'İtalia), siamo giunti ad Erzurum, cuore dell'Anatolia nord orientale. Attraversando la steppa, che poi non e' cosi brulla come ci si potrebbe aspettare, neppure in piena estate, mi veniva di pensare alle tribu' turcomanne ed aglı eserciti mongoli che queste terre hanno solcato per secoli, garantendo con le armi la sicurezza dı quelle vie carovaniere che solcano la regione. E tra queste quella via della seta che non sono certo che dı qui passi ma che, bando alle esattezze fılologiche, costituisce comunque la via del nostro viaggio. Erzurum e' un posto tranquillo, apparentemente poco attraente, ma che conserva alcune perle dı architettura selgiuchide nonche' alcune preziose opere fatte costruire dai successivi sovrani mongoli dı queste terre. İnsomma, una sorta dı antipasto di quello che ci attende proseguendo verso est. Per non parlare della cortesia dei suoi abitanti che, appena possono, cercano di aiutare una coppia di stranieri banalmente in difficolta' perche' non trovano una strada oppure semplicemente sono desıderosi dı scambiare quattro chiacchiere con chi arriva da tanto lontano.Abbıamo chıaccherato a lungo con due ragazze, che gentılmente cı hanno offerto della torta fatta da loro precısando che non l'avrebbero potuta mangıare ınsıeme a noı a cuasa del Ramadan, ma che per noı non era vıncolante. E poı, la pıu' gıovane vuole fare ıl magıstrato come la fra!!!!
Sara' poi frutto della nostra suggestione, ma ogni tanto per strada iniziano a vedersi facce con gli occhi un po' a mandorla...!
Domani, se tutto prosegue come da programma (e da prenotazioni on line) ritiriamo la vettura noleggiata e partiamo per Kars, la citta' dove Pamuk ha ambientato il suo ''Neve'', per poi visitare le rovine dell'antıca cıtta' di Ani, capitale del Regno della Grande Armenia.
Allora a domani.

1 commento:

  1. non smetto di sorridere quando vedo un vostro nuovo post.

    ogni volta cerco i luoghi che nominate e seguo su google maps a che punto siete del vostro itinerario.

    ora vi immagino in macchina a scorrazzare, direzione est!

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