domenica 28 agosto 2011

ritorno o disfatta?

siamo a pavia da ieri alle 9.40, con circa 23 ore di anticipo che ci sono costate una cifra che mi vergogno di dire.
ci siamo lasciati che cindo stava così così e che dovevamo fare un trasferimento in treno da kuqa a turpan.
(siamo a pavia da meno di un giorno ma non potete immaginare come tutto mi sembri remoto e impossibile, come probabilmente a voi)
ebbene, appena saliti sul treno sono iniziati gli smadonnamenti di cindo, e lafra ha capito che buttava male.
eravamo nelle due cuccette in alto, condividevamo uno scompartimento da 4 con una famiglia composta da 4 persone (uhm...), senza posto per i bagagli, con le lenzuola già usate e - soprattutto - con un'aria condizionata (non condizionabile da noi) che ci picchiava in faccia. cindo ha detto: mi sveglierò con la broncopolmonite. sbagliava, perchè non si è svegliato, non essendosi mai addormentato, e la malattia che l'ha colto è stata l'otite.
al mattino lafra era invece di ottimo umore, e ha intavolato un'interessantissima conversazione con la signora uigura madre della famigliola con cui condividevamo la cuccetta.
siamo così arrivati a turpan, mentre cindo continuava a ripetere di avere la febbre e il mal d'orecchi, e lafra gli diceva sarà la depressione.
non quella psicologica, ma quella fisica, essendo turpan 163 metri sotto il livello del mare.
infatti, scesi dal treno a 12°, ce ne ritroviamo addoso 43, di gradi. siamo nel deserto, sotto il livello del mare: logico.
insomma, al pomeriggio un povero e simpatico autista ci scorrazza in giro, ma cindo non è più il marco polo della bassa, il novello manas, il leone della sila che tutti voi conoscete.
e continua a ripetere che ha male all'orecchio.
insomma, dopo una cena in cui, avendo noi cercato di utilizzare un dizionarietto italocinese, ci tirano delle fregature pazzesche e quasi finiamo tutti gli yuan residui, andiamo a nanna stremati.
nottetempo l'orecchio di cindo inizia a espellere pus e prendiamo la decisione di anticipare il volo di rientro.
è così che, da mosca, invece che andare a budapest con circa 18 ore di scali, andiamo ad amsterdam con "sole" 6 ore di attesa nel gelido aereoporto di mosca.
nel frattempo, non vi sto a raccontare ma è stato davvero uno strazio.
arrivati a linate, eravamo così sollevati che quando ci siamo accorti che il nostro bagaglio era disperso fra mosca ed amsterdam, lafra ha iniziato a dire non importa, tanto c'erano solo magliette sporche.
chiaro che l'ottimismo di cui sopra è già passato e se ci pensa le viene l'orticaria.
insomma, ci carichiamo su un taxi e chiediamo di venire recapitati al pronto soccorso del san matteo, ove al cindino verrà diagnosticata un'otite medio-acuta con perforazione del timpano sinistro.
allora, disfatta o ritorno?
secondo lafra disfatta.
secondo cindo ritorno, molto molto molto sfigato ma pur sempre ritorno.
ancora grazie a chi ci ha letto...torneremo con le foto al più presto. vi abbracciamo stretti.

2 commenti:

  1. La prox volta vengo in viaggio con voi, io parto sempre con una farmacia tostissima e rigorosamente allopatica e somministro farmaci ai compagni di viaggio- l'unico momento dell'anno in cui faccio il medico! Avete un account flickr per le foto?

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  2. Ciao!! Bellissimo viaggio comunque, dai. L'otite era curabile ma anche io ho avuto esperienza di come sia impossibile comunicare in una farmacia cinese (io avevo a Huangzhou un orecchio completamente tappato, guarda caso). Mettete le foto! E auguri di buon compleanno per Francesca! Ciao! Gianni

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