mercoledì 10 agosto 2011

kirghizystan

...ma non sappiamo nemmeno come si scrive!

Dopo avere attraversato l`intera valle di Fergana uzbeca, con le sue sterminate distese di campi di cotone, abbiamo valicato la frontiera e siamo entrati nel montuoso Kirghizstan. Solo per inciso: qualcuno dovrebbe comunicare a Ringhio Gattuso che, di tutti i giocatori italiani di ogni epoca, lui e` sicuramente il piu` noto.
Anche alla frontiera uzbeco/kirghisa, infatti, alla vista dei nostri passaporti italiani, i solerti poliziotti hanno esordito con la solita litania "Ah Italia, Toto Cutugno, Celentano, GATTUSO", il che, per noi, ha dell`eccezionale!
Inoltre, la fra e’ stata perquisita da una poliziotta super precisa, che le ha fatto aprire bene tutto lo zaino e tutti i sacchetti dentro lo zaino. A un certo punto, lafra ha deciso di fare amicizia e, quindi, arrivata agli acquarelli ha tirato fuori il block-notes per farsi fare i complimenti e, quando la poliziotta ha trovato le bolle di sapone portate per i bimbi centrasiatici, lafra si e’ messa a fare bolle di sapone in mezzo al posto di polizia…insomma, alla fine grandi sorrisi…
Dopo di che, siamo partiti alla scoperta del nostro quinto paese sulla via della seta. Il nostro autista kirghiso, Maxim, e` veramente una sagoma, peccato che la barriera linguistica (lui parla pochissimo inglese e noi per niente il russo!) ci impedisca conversazioni piu` approfondite!
Innanzitutto, abbiamo visitato la citta` di Osh, che la leggenda vuole essere piu` antica della nostra Roma (nel 2000 hanno infatti festeggiato il suo terzo millennio di vita), dedicandoci alla "scalata" del cosiddetto trono di Salomone, una montagna sacra fin dal periodo preislamico che si erge totalmente isolata sulla piana kirghisa. Dopo di che abbiamo raggiunto Urzgen per visitare un antico mausoleo karakanide (XI secolo) ed il suo minareto tronco.
Infine, siamo arrivati ad Arslanbob, noto alle cronache per trovarsi in mezzo alla piu` grande foresta di noci de mondo (ben 60.000 ettari di bosco!). Che posto fuori da tutto, un villaggetto con aria assolutamente russa, dove una ONG locale ci ha collocato in una casetta vicino alla cascata. Il paese e` incantevole, circondato da verdissimi alberi di noce e da cascate che sono state scelte, fin da prima che l`Islam arrivasse in queste lande, come luoghi sacri e di preghiera. E` da qui che Alessandro Magno prelevo` quel noce che, oggi, e` diffuso in tutta Europa col nome di noce "greco" ma che, semmai, dovrebbe chiamarsi "kirghiso".
Abbiamo camminato un po', mangiato cetrioli e pomodori lavati con l'acqua del rubinetto (violazione della regola n. 1 del buon viaggiatore!), oltre a un grassissimo plov, dormito bene e poi siamo ripartiti.
La notte successiva l'abbiamo passata in un posto la cui traduzione e' "gola dei topi". non ne abbiamo visti, ma dopo un po' non si sapeva piu' che fare e, forse, ci siamo anche annoiati un po'. L’unica cosa che ci restera’ impressa e’ l’autonoma centrale idroelettrica di cui abbiamo scoperto essere dotato il motel...per dirla tutta, abbiamo nutrito il fortissimo dubbio che l`acqua utilizzata alla bisogna venisse in realta` "sottratta" ad una condotta forzata destinata ad altri o, comunque, ad altri scopi. Tant`e`, il meccanismo funziona, anche se ogni tanto la corrente subisce vertiginosi cali di tensione oppure sparisce del tutto! Non puo` pero` dirsi che il sistema non sia ecologico!
A cena cindo ha bevuto il suo primo kumys (latte di giumenta fermentato) e cosi' ha violato la regola n. 2 del buon viaggiatore.
Oggi, risalendo verso due passi a 3200 mt slm e 3500 mt slm, abbiamo attraversato degli altopiani pazzeschi, tutti costellati di yurte e mandrie di cavalli e pecore. E' un paesaggio indescrivibile, e sinceramente dubito anch'io di averlo visto.
Ora siamo a bishkek, capitale del paese in cui siamo, e piove. Meglio cosi': altrimenti farebbe caldo.
Domani il nostro prode e ormai amatissimo Maxim ci portera' verso l'Issyk-kol e poi chissa' dove. cindo continua a ripetere il programma alla fra, ma lei finche' non vede non memorizza...e poi come si fa, co'sti nomi??? e poi, forse, come dice la paola depa, per noi donnine non ci son cazzi: il decadimento e' ormai iniziato, cosa ci vogliamo fare?
A riprova, mentre cindo novello Manas (so che non sapete chi e', ma ve lo racconteremo) sta benone, lafra al solo sesto giorno di viaggio e' un rottame, fra mal di schiena di pancia di testa ohi ohi ohi.
Ce la metteremo tutta ad aggiornarvi al piu' presto, ma la connessione di tutto da queste parti e' un po' difficile...

2 commenti:

  1. L'immagine della Fra che fa le bolle alla frontiera kirghiza (si scriverà così?boh...). Che poesia!

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  2. beh, cara kettina, devo dire che l'ho un po' forzata perche' piaceva anche a me l'idea, la poliziotta aveva capito cosa fossero, ho deciso io di dare la dimostrazione in diretta...
    bacio!!!

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