venerdì 19 agosto 2011

la cina e' (troppo?) lontana

Io non ci capisco niente.
E abbiamo avuto un bel fare...partire da pavia, per arrivare fino a qui poco
per volta notando le differenze che pian piano si palesavano ai nostri occhi.
Col cavolo.
Mi avessero paracadutata qui con il mio zaino a uovo sarebbe uguale: zero.
Mi resta solo il fastidio...
Alla frontiera quell'ingresso futuristico, e poi a kashgar non va internet
perche' a causa dei moti di luglio lo tagliano. Tutti, anche i nomadi in yurta,
hanno un pannello solare portatile ma poi abbattono le montagne perche' di li'
deve passare una strada e chi se ne frega dell'impatto ambientale. Ancora
peggio: radono al suolo interi quartieri tradizionali per costruire grattacieli
che sui cartelloni definiscono "all in one"e poi e' pieno di bambini a piedi
nudi e di mendicanti.Sembra che non vi sia bellezza in cio' che e' la Cina
oggi, e che la bellezza eventualmente residua faccia parte di una storia che il
presente vuole dimenticare.
metterla sul piano delle contraddizioni, pero', e' riduttivo,...c'e' qualcosa
di duro, ma del tutto impersonale, nascosto dietro la tanta, troppa, polizia in
tenuta antisommossa, dietro a blogspot censurato, dietro alle yurte trasformate
in bunker di cemento. ma anche dietro al modo aggressivo in cui guidano.
Sono tutti gentili con noi, incuriositi, disponibili ad aiutarci...ma e' come
se fosse ben chiaro ad entrambi che nulla dei nostri mondi avra' una consonanza
profonda.
La mia personale sensazione e' quella della paura. Paura per qualcosa che
davvero mi sembra incomprensibile ma assolutamente vincente rispetto al nostro
perbenismo borghese.
Le mie considerazioni, e' chiaro, non valgono nulla, ma mi fa strano avere qui
un senso di timore e di incomunicabilita' molto piu' denso di quanto l'abbia
mai provato...qualunque hijab in Iran non poteva creare il disagio che provo da
quando ho lasciato le montagne per scendere in terra cinese...

3 commenti:

  1. Dalla prima frase capisco chi é l'autore dei post e quando LaFra é incazzata é ancora piú facile indovinare! ;)

    Piú é grande un paese e piú sembra avere mille facce. Non voglio paragonare gli Stati Uniti alla Cina, ma una cosa in comune ce l'hanno, Fra, a me e a te hanno offerto la loro faccia peggiore al primo impatto.

    Sono sicura che le facce nascoste, quelle belle, non siano poi cosí nascoste, solo che i viaggiatori a volte non hanno abbastanza tempo per trovarle, o magari ne scoprono solo una piccola parte.

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  2. Ciao! In cina avevo avuto la stessa sensazione, di entrare in un mondo alieno, fatto di alieni che prendono atto della tua esistenza ma cui in fondo non interessi granchè, se non in modo utilitaristico. Ma vorrei ritornarci per essere smentito

    Gianni

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  3. carissima gine,
    pensa che non ricordo esplicitazioni a riguardo sul tuo blog, ma avevo avuto chiaramente la percezione del tuo parere sugli stati uniti...volevo giusto chiedertene la conferma...ne parliamo con calma, anche sul nostro blog, così chiamiamo in causa anche la nostra ammericana?
    carissimo gianni,
    quando ero là ho pensato molto a cosa sapevo del tuo viaggio, e vorrei riparlarne con calma presto. mi sembri molto ottimista a pensare di poter essere smentito, forse l'unica cosa che possiamo fare è cambiare approcio ed essere incuriositi da tale alienità. oppure cambiare meta...un abbraccio.

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