martedì 16 agosto 2011

donne kirghyze

che se ne capisce della condizione femminile in un posto in cui stai solo qualche giorno da turista?
in verita' niente.
ma qualche sensazione voglio riferirvela. il kirghizistan e' paese a maggioranza musulmana con una forte minoranza russa. mi aspettavo, tutto sommato, un abbigliamento simile a quello dell'uzbekistan e quindi direi tradizionale. le donne indossano maglie large e lunghe sopra pantaloni, in genere hanno in testa un velo che spesso fascia solo i capelli. in uzbekistan, questo abbigliamento e' molto colorato e curato, non c'e' nulla del "volersi/doversi nascondere" tipico dei paesi musulmani, pero', certo, non ci sono minigonne e top.
il kirghizistan e' assolutamente piu' vario. forse perche' i russi hanno lasciato segni piu' evidenti, forse perche' gli autoctoni erano un popolo nomade, non so...pero', insomma, ognuna si veste come vuole.
o come vuole suo marito...questo non lo so....
e a proposito dei mariti voglio riferirvi una lettura della lonely planet, che racconta come stia tornando in auge una tradizione vietata da piu' di vent'anni, forse per il costo dei matrimoni, forse per un recupero di identita'. pare che quando una ragazza ancora nubile venga adocchiata da chi la vuole sposare, sia rapita, violentata e sposata, spesso con il consenso dei familiari che non avendola piu' vergine preferiscono acconsentire al matrimonio piuttosto che riaverla in casa, poiche' poi non trovera' piu' marito.
la lettura concludeva dicendo che, nonostante questo drammatico inizio, questi matrimoni sono tra i piu' felici del kirghizistan.
perche' vi racconto tutto questo? perche' la stessa identica - terribile - tradizione e' in uso fra i rom rumeni di nostra conoscenza.
a noi aveva particolarmente turbato sapere che le innamoratissime mogli rom con cui avevamo fatto conoscenza fossero essenzialmente vittima di un abuso. da un punto di vista etnografico non so esattamente che c'entrano i kirghizi, popolo nomade delle montagne dell'asia centrale, con i nostri rom....e umanamente tutto cio' mi sembra, e continua a sembrarmi, semplicemente allucinante.
pero' come potevo non raccontarvi questa assonanza?
posso aggiungere, che le donne qui gestiscono la maggior parte delle sistemazioni che abbiamo trovato per la notte, con gentilezza e professionalita' ci hanno ospitato in b&b, in guest house, in case private.
quella  che e' evidentemente la ferita piu' grave e' il lavoro minorile...dietro ad ogni mucchio di angurie, in ogni bazar e in ogni casa abbiamo sempre visto bambini affacendarsi con lo sguardo gia' troppo grande...

3 commenti:

  1. mah fra, che dire? anch'io sono fermamente convinta che i diritti siano universali, ma ricordiamoci cos'eravamo NOI cent'anni fa (forse anche qualcuno di meno)... sembrano tanti, cent'anni, ma forse non lo sono. chissà come saranno le donne kirgize fra cent'anni?

    ps sulla grafia di kirgizistan: io ho deciso che adotto il sistema vuk, quindi lo scrivo come lo scriverebbe il vecchio vuk - avete presente? Piši kao što govoriš i čitaj kako je napisano...

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  2. ops, dimenticai di firmare, ma direi che il riferimento a vuk mi rende riconoscibile :-)
    baci
    fra, con gio, num1 e num2

    pps: vi ho scritto anche sul blog di radiopop: vi hanno involontariamente spezzato il blog in due parti

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  3. cara fra, non sappiamo chi è vuk....ce lo spieghi?
    comunque adotto anch'io il suo metodo e scrivo kirghizistan. la cosa forte è che anche loro lo scrivono ogni volta in un modo diverso...

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