martedì 16 agosto 2011

della nostalgia, altrimenti detto mal di frontiera

sono dovuta arrivare fin qui, all'ultima frontiera del nostro viaggio, per capire cosa e' la nostalgia.
quando il prof. Roscalla, in quarta ginnasio, ci ha spiegato cosa fosse il dolore di odisseo, non capii, cosi' come non ho capito nei successivi 18 anni.
la nostalgia e', etimologicamente, il dolore del viaggio, mentre io ho sempre creduto che si trattasse di qualcosa di statico, come la sofferenza per qualcosa che non c'e' piu', o che e' troppo lontano per goderne. ma allora non sarebbe stato il tema principale dell'odissea, bensi' dell'iliade.
in fondo, odisseo sta tornando da penelope, non puo' certo immaginare quanto ci mettera'. ma, soprattutto, la sua sofferenza sembra qualcosa di inscindibilmente connesso con l'andare, non certo con la mancanza di cio' che lo attende a casa.
ora ho capito che la nostalgia di odisseo e' quella strana sensazione che mi prende in pomeriggi cosi', in paesetti polverosi, in cui ci si ferma perche' sono l'ultima tappa "prima di".
attendi, immagini, ripensi.
ai giorni di odisseo, e per molto tempo dopo, non c'erano frontiere e passaporti, ma sono certa che la cosa che ai nostri tempi assomiglia di piu' al dolore di odisseo sia il mal di frontiera.
strano male, che provi solo alle frontiere via terra. non va, infatti, confuso con lo sciocco collezionismo di timbri sul passaporto...non si tratta del trofeo, tutt'altro.
anche perche', al contrario del timbro, e' invisibile e indescrivibile: la frontiera e', spesso, l'unico posto che del viaggio non puoi fotografare, ma anche quello di cui c'e' ben poco da dire. sono tutte uguali, e tutte diverse.
e' vertigine. rifuggi cio' che ormai sai ma temi cio' che non conosci. ne sei pero' attratto e, contemporanemante, ti manca gia' quello che ti sei lasciato alle spalle.
la nostalgia e' lo zaino in spalla, il camminare sempre dritti in avanti, il non sapere cosa c'e' oltre, il non poter tornare indietro perche' il tuo visto e' singolo. insomma, e' il dolore del viaggio...altrimenti detto mal di frontiera.
quello che oggi mi lambisce a naryn.

1 commento:

  1. lo ammetto, sono un po' di ore che penso a cosa scrivere in questo commento, ma l'unica cosa che si ripete nella mia testa é un film in cui immagino le vostre avventure e soprattutto i paesaggi dipingendoli grazie alle vostre parole.

    sempre stupendo seguirvi. peccato solo non essere lí.

    Fra, credo di aver realizzato solo ora i momenti in cui ho provato questa nostalgia.

    Ho una richiesta: sviluppate le foto appena rientrate, perché a metá settembre passo a trovarvi e stavolta non posso aspettare fino a Natale per vederle!!! ;)

    E ora... La Cina... (la colonna sonora é giá partita nella mia testa).

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