venerdì 19 agosto 2011

Passaggio in Cina

A differenza dell'anno scorso, qui il problema maggiore sembra riuscire a
trovare con continuita` l'accesso ad internet...tocca quindi, quando possibile,
recuperare il tempo perso....e cosi` ripartiamo dall'ultimo giorno in
Kirghizstan.
Siamo partiti all'alba da Naryn, polverosa citta` di frontiera dove pero`
abbiamo risentito dopo tanto tempo il richiamo alla preghiera del muezin!
La nostra destinazione era il passo del Torugart, confine con la Cina ad oltre
3700 metri di quota.
Prima di raggiungere la frontiera abbiamo fatto una deviazione al Tash Rabat,
antico caravanserraglio posto sull`antico tragitto della via della seta. Un
posto veramente incredibile, completamente circondato dalle montagne.
Dopo di che, attraverso quasi duecento chilometri di strada sterrata (!)
abbiamo raggiunto il posto di frontiera piu` assurdo visto fino ad ora. Sul
lato kirghiso troviamo una enorme stazione di controllo quasi interamente
abbandonata a se` stessa, con qualche arcigno militare palesemente stufo di
trovarsi in quel posto dimenticato da tutti...dalla parte cinese, invece, una
stazione di controllo altamente tecnologizzata: bastava passsare la prima
pagina del proprio passaporto su uno speciale scanner ed una vocina in italiano
ti spiegava che operazioni compiere per vedersi stampata la propria immigration
card. Peccato pero` che il posto di frontiera resti chiuso il sabato e la
domenica oltre a tutt le altre festivita` cinesi (che pare siano tantissime)
nonche` dalle 13,30 alle 16,30 (ora di Pechino) per la pausa pranzo...!
In mezzo, una ventina di chilometri di terra di nessuno dove pascolano gli yak
dei pastori kirghisi!
Espletate quindi le formalita` (tali sono davvero sul lato cinese)
burocratiche abbiamo iniziato la discesa verso Kashgar.

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