lunedì 25 agosto 2014

Intorno all`Himalaya II

Siamo finalmente a Kathmandu.
Arrivare fin qui e` stato lungo e faticoso ma direi che ne e` valsa la pena!
Intanto perche` in Nepal ha ricominciato a funzionare Google ed affini (incluso blogspot), invece rigorosamente censurato in Cina ormai da anni, come abbiamo imparato nei viaggi precedenti.
E poi - anzi, soprattutto - per la strada che ci ha portato fin qui.
A causa di una frana che ha bloccato un tratto di strada tra le frontiere cinese e nepalese, l`altro ieri abbiamo dovuto parzialmente modificare i nostri programmi, facendo tutta una tirata fino al posto di confine cinese.
Per far cio` abbiamo dovuto attraversare un passo a 5200 metri di altitudine che, al tramonto, ci ha regalato una vista incredibile su tutta la catena dell`Himalaya. Uno spettacolo difficilmente descrivibile, tanto esagerato che anche noi abbiamo faticato a credere di essere veramente li`, circondati da vette imponenti mentre un vento gelido agitava tutt`intorno le bandiere di preghiera.
E prima ancora la fortuna ci aveva arriso permettendoci di vedere chiaramente - cosa piuttosto rara in questa stagione - la vetta dell`Everest!
Proprio perche` non e` la stagione adatta, noi nemmeno ci pensavamo piu`.
E poi, invece, all`improvviso, il nostro autista richiama la nostra attenzione: li`, sullo sfondo, si stagliava l`imponente cima della montagna piu` alta del mondo, chiaramente visibile e distinguibile come da Torino si vedono le Alpi nelle belle giornate di sole!
Inutile descrivere la nostra emozione ed il nostro stupore: quello era l`Everest!
Con la malinconia nel cuore abbiamo quindi cominciato la discesa verso il Nepal e, quasi inaspettatamente, 2000 metri piu` in basso, ci siamo incuneati in una stretta vallata interamente ricoperta da boschi e boschi.
Nel giro di qualche ora siamo passati dal tetto del mondo alla foresta subtropicale, foresta che avremmo imparato a conoscere bene il giorno successivo.
Sempre a causa della frana di cui sopra, infatti, per raggiungere l`autista nepalese che ci avrebbe condotto fino a Kathmandu, abbiamo dovuto sobbarcarci una sgroppata di oltre tre ore a piedi in mezzo alla foresta, con una umidita` devatstante, tra sperduti villaggetti nepalesi abbarbicati al fianco della montagna, ponti sospesi e risaie a terrazze!
Al di la` della fatica bestia - mi sa che non c`ho piu` l`eta` per `ste cose! - una esperienza pazzesca: siamo praticamente entrati in Nepal a piedi attraverso la giungla...che dire d`altro!

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