domenica 26 agosto 2012

20.08.2012: piazza tienammen

oggi è il nostro ultimo vero giorno di viaggio sulla via della seta.
domani ci sarà la muraglia cinese e un'area di artisti, qui a pechino. ma oggi gireremo nella zona a nord ovest del centro per poi arrivare a piazza tienammen.
c'è afa e siamo stanchi, pedaliamo lentamente, verso le 17, fino al tempio del cielo. c'eravamo stati già, ma è troppo bello. è uno di quei posti perfetti, dice lafra. come la cupola della roccia a gerusalemme o la moschea lotfolla a isfahan. cioè, questi due sono più belli, ma l'idea è quella: l'ombelico spirituale, tondo e concentrato, di una città.
e poi, a pechino la cosa incredibile è come al solito la quantità di gente che si assiepa nel parco, a cantare, ballare, giocare. sono il meglio della cinesitudine, ci sembra. la loro poeticità infantile e senza vergogna, gratuita e lieve.
nel frattempo piove un po' e l'aria si rinfresca.
quindi ripartiamo verso quello che avevamo decretato essere il traguardo della nostra via, ovvero piazza tienammen.
ci arriviamo verso le 19.20. è uno spazio davvero enorme, di cui non vedi la fine. troviamo però una staccionata che la delimita tutta e che ci permette solo di transitare intorno, a cercare un ingresso. e qui la sorpresa.
la piazza è chiusa, l'orario di apertura termina alle 19.05. dentro, qualche soldato marcia, qualche poliziotto sfolla gli ultimi turisti. per il resto, il vuoto.
è una piazza-non-piazza. quindi è niente. perchè il senso di una piazza sta nel libero riempimento di uno spazio vuoto.
dobbiamo dire il vero: siamo esaltati per essere lì, dopo tre anni di viaggio, ma lo spettacolo è davvero triste.
l'unico pensiero che consola, insieme ad opprimere, è che se un regime deve ancora chiudere una piazza perchè non diventi simbolo di lotta...beh, vuol dire che quel regime potrà anche avere carceri e bombe atomiche, censura e polizia segreta, ma è molto molto meno forte di quanto si possa credere.
alla fine vincono i diritti, vince la gente che li pretende. come diceva la piccola fra a kevin, l'unico cinese che ci ha apertamente parlato di politica in questi giorni.
lento viene il futuro, lento. però viene. e questo è neruda, non la piccola fra.

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