domenica 5 settembre 2010

samarcanda, secondo cindo

Ultime ore a Samarcanda. Poi domani pomeriggio un treno ci portera' a Tashkent da dove, alle 2 a.m., partiremo alla volta dell'Italia via Riga.
Col senno del poi mi sento di dire che abbiamo fatto bene a concludere qui il nostro viaggio e che non avremmo potuto fare diversamente.
E' vero che gran parte degli storici monumenti della citta', a partire dalle moschee che si affacciano sul Registan fino al Gur I Mir (mausoleo di Tamerlano), sono stati pesantemente ristrutturati quando non direttamente ricostruiti.
E' vero che tutto attorno e' stato fatto il vuoto, con enormi piazze, giardini e vialoni di sovietica memoria.
Ma e' anche vero che le sue svettanti cupole a cipolla, ricoperte da piastrelle blu cobalto che si stagliano nel cielo azzurro (oggi un po' meno, visto che butta pioggia...!), conservano un fascino innegabile ed un significato particolare per chi come noi ha voluto approssimativamente ripercorrere un tratto di una delle antiche vie carovaniere che dall'oriente portavano uomini e mercanzie in occidente e viceversa.
Dove fermarsi, una volta partiti da Istanbul, se non qui!
Personalmente credo che Bukhara mi rimarra' piu' nel cuore perche' le settecento ed oltre madrase che la animavano un tempo, sebbene restaurate piu' o meno pesantemente ed oggi adibite a negozi di suovenir, ancora immerse pero' nel tessuto urbano originario, fatto di vicoli stretti e tortuosi con muri di mattoni e fango, conservino una dimensione piu' autentica, piu' prossima alla storia di queste terre che hanno dato al mondo grandi scienziati e grandi conquistatori, opere d'arte e massacri di intere popolazioni. E poi e' piu' piccola, piu' raccolta attorno ai suoi capolavori.
Ma entrambe le citta' possiedono un elemento in comune che, da solo, giustifica un viaggio: l'incredibile ospitalita' e simpatia dei loro abitanti. A partire dai bambini, sempre pronti a salutarti con un vivace "hello", fino agli anziani, con le loro serafiche barbe bianche.
Certo, non e' tutto oro quel che luccica.
Ma il bagliore, quanto meno, aiuta a trovare la strada!

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