venerdì 18 marzo 2011

Tashkent o Bishkek?

forse non è così facile comprendere le ragioni del dilemma.
eppure, ci paralizza.
non sapere da dove ripartire, e quindi per dove comprare il biglietto aereo di andata, è scandalo per noi viaggiatori della bassa.
ne abbiamo parlato anche oggi, inerpicandoci su per l'entroterra ligure (e perdendoci ad ogni bivio).
io sono sostenitrice di tashkent: fino a lì siamo arrivati, da lì dobbiamo ripartire. dico che non saprei come riempire il buco nel mio moleskine di acquarelli, pavento che potrei trovarmi spiazzata a bishkek, senza sapere cosa c'è di mezzo, rinfaccio al cindo il suo rigore filologico.
ma sono ragioni del cuore. è chiaro che bisogna inventarsi qualcosa di più, per scegliere di ripartire dall'uzbekistan (di cui si ridovrà fare il visto) per poi passare subito in kirghisistan.
tanto vale partire dalla capitale kirghisa.
ma non solo per questo. anche perchè la mia ipotesi comporta l'attraversamento della valle di fergana, che è posto molto instabile politicamente. e poi perchè "sbucheremmo" a osh e da lì visitare il kirghisitan è durissimo, perchè le strade "buone" sono quelle che scendono da bishkek, e non quelle a sud.
perchè alla fine cosa vuoi che cambi fra tashkent e bishkek, se non te lo dicessero che sono due città diverse manco te ne accorgeresti: palazzoni sovietici, facce segnate dal sole e dal vento, vestiti colorati. montone a pranzo e a cena.
io resto della mia opinione, e faccio il mulo. come oggi, quando in mezzo ad una salita nel bosco di castagni, poi querce e poi pini ho detto "no, io non scendo" "ma dove vuoi andare di lì, ci siamo persi ormai". ho poggiato a terra il sedere "no, io non scendo".
alla fine ha vinto il razionale cindo, e siamo scesi.
vorrà dire che partiremo da bishkek?
vorrei metterla ai voti...se qualcuno sfrucuglia queste pagine nonostante il lungo silenzio...
tashkent o bishkek?

1 commento:

  1. Credevi che prima o poi non sarei capitata qui a commentare? Pensavate davvero di passare in osservati?!? ;)

    Fra, lo sai sono un mulo testardo anch'io e credo proprio che avrei reagito come te.
    Se vuoi ti aggiungo anche qualche ragione in più al senso di "volerla fare tutta by the book.
    La mia idea è che se decidi di intraprendere un certo tipo di viaggio devi accettare anche le zone difficili e fare tutta la trafila. Un po' come dire che non vale saltare a piè pari il rischio e ricominciare da dove è più comodo. È un po' come barare.

    Però, c'è un però ingombrante.
    Ed è il motivo per cui il viaggio si fa.
    Razionalmente sono con Cindo.
    Perché complicarsi la vita, da subito, in partenza, quando si ha davanti un viaggio che sarà ugualmente completo?
    Perché rischiare, quando gli imprevisti che potrebbero esserci sono comunque sufficienti a rendere il viaggio "incerto"? Di quell'incertezza che fa salire l'adrenalina, ma ad un livello sano, di eccitazione, non di pericolo.
    Vi aspetta un viaggio lungo e dispendioso.
    Risparmiare, in tutti i sensi, mi sembra una scelta saggia per partire col piede giusto.

    Chissà, magari avete già deciso...? :)
    g

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